PIERCARLO CULASSO – BARBARESCO – IN CANTINA

La storia di Piercarlo Culasso è peculiare e racconta bene ciò che sta avvenendo nelle Langhe del Barbaresco, ovvero una piccola rivoluzione iniziata alcuni decenni fa e che ha cambiato la vita di questo angolo di terra. La famiglia Culasso si è sempre occupata di vigne – ne sono testimonianza le poche bottiglie rimaste di vendemmie lontane, dal 1925 in poi – ma il periodo cupo coinciso con il Dopoguerra ha spinto tanti ad abbandonare le vigne e l’agricoltura per cercare altri modi di sbarcare il lunario. Oggi non è più così, e Martina Culasso classe 2000 ha ben chiaro cosa fare dell’azienda di famiglia.

Tutto ha origine con bisnonno Modesto e nonno Dante, agricoltori con una piccola proprietà di tre ettari di Faset, oggi MGA di un certo rilievo ma allora un posto come altri in cui vivere e coltivare la terra, proponendo una piccola produzione propria, conferendo gran parte delle uve. Il papà PierCarlo ha continuato a conferire le uve fino a quando, dalla vendemmia 2017, ha pensato di potercela fare da solo e iniziare a mettere il proprio nome in etichetta. Il periodo che va dal 2000 al 2017 vede Piercarlo prendere coscienza della scelta, studiando a fondo la parte agronomica per ottenere un frutto di alto livello e poter poi dare vita alla cantina di famiglia: Martina si è inserita da poco ma ha già dalla sua una consapevolezza tecnica di riguardo, come ho avuto modo di notare lungo la nostra chiacchierata.

Le dimensioni sono contenute, anche perchè da tre ettari di vigna si ottengono circa 20.000 bottiglie di Nebbiolo, di cui la maggior parte va a finire nelle due etichette di Barbaresco e una parte viene selezionata per l’etichetta Langhe Nebbiolo: non un vero e proprio declassamento ma un percorso diverso che vede l’acciaio al posto del legno. Avendo le vigne nel cru Faset, i due Barbaresco riportano con orgoglio la menzione in etichetta, anche se per il DueSoli la vigna di provenienza è unica, scelta appositamente tra le sette parcelle di proprietà da un particolare microclima, già noto a nonno Dante che la riteneva responsabile di uve di qualità superiore. Il microclima si deve alla presenza del fiume Tanaro che mantiene alta la temperatura anche di pomeriggio, da cui il nome Due Soli.

La sala di vinificazione vede l’acciaio a regnare, con la parte di affinamento sotterranea dominata dalla barrique di legno francese a cui si affianca una botte grande entrata da poco nel parco macchine della Cantina. Parlare di barrique è sempre difficile, specie in questo momento storico, ma la selezione accurata dei legni viene ribadita all’assaggio con un’influenza minima, specie nel Barbaresco Faset che spende un anno in legno: impercettibile. Il Barbaresco Due Soli raddoppia la permanenza in legno e qui si può avvertire una leggera speziatura, pur rimanendo sottomessa alla grande struttura palatale di questo vino, in special modo nell’annata 2017, di intenso carattere e dalla trama tannica croccante ma non polverosa.

Il Langhe Nebbiolo vive di vita propria incontrando l’evoluzione attuale di questo vino, evitando impalcature e profondità non congrue, preferendo attestarsi su un vino vivace e leggiadro nelle sue durezze, adatto alla tavola e alla spensieratezza. Per tutti i vini la longevità è importante, rendendoli adatti anche alla cantina, in special modo per la selezione Due Soli. Con Martina parliamo di diradamenti, annate, tecniche di defogliazione e della fortuna di poter condurre viti vecchie, dall’inestimabile patrimonio di esperienza.Concludo questa visita con una sensazione molto positiva, già provata altrove ma ribadita e confermata da Martina: le nuove generazioni – i “giovani” – che ho incontrato in cantina hanno una preparazione tecnica invidiabile e soprattutto una determinazione assoluta, ben sapendo di avere tra le mani un angolo di paradiso che non può che ricevere costanti attenzioni. Le Langhe sono in ottime mani, soprattutto nel Barbaresco in cui la dimensione familiare domina: ringrazio Martina per il tempo che mi ha dedicato, ben sapendo che tornerò qui per avere ancora una volta la conferma di quanto sia buono il Nebbiolo di oggi.


Lista dei Vini Degustati:


Piercarlo Culasso
Località Faset, 5 – Barbaresco
https://www.piercarloculasso.it
info@piercarloculasso.it