LIVIA FONTANA – VISITA IN CANTINA

Continuo nella mia personale scoperta delle Langhe con una Cantina storica di Castiglione Falletto, Livia Fontana, azienda che si affaccia sul cru Villero da un lato e sul cru Bussia – nella sua parte più settentrionale – dall’altro. Cercando di inquadrare storicamente la Cantina, qui si fa vino da duecento anni e questa è l’ottava generazione ad impegnarsi nella cura dei vigneti di famiglia. Incontro Livia in un pomeriggio di novembre non esattamente esaltante dal punto di vista meteorologico: il giardino di famiglia è comunque ammirevole e le vigne ordinate attendono l’inverno per potersi riposare un po’ prima della nuova annata.

Oggi Livia è al timone dell’azienda coadiuvata dai due figli Michele e Lorenzo, due ragazzi che hanno contribuito in maniera organica al rinnovamento della cantina: il restyling delle etichette è soltanto l’aspetto più immediato da considerare in questo processo che, nella realtà della produzione, ha modificato in profondità le prerogative dei vini qui prodotti. Ne sono un esempio i lunghi affinamenti anche per Barbera e Nebbiolo, come ha modo di spiegare Livia scendendo in Cantina: le botti grandi pulite e ordinate contengono fino a tre annate consecutive.

La filosofia aziendale è improntata sulla qualità e questo si riverbera prima di tutto nel numero ridotto di bottiglie annue, circa 60.000, poi nel ristretto gruppo di etichette proposte, preferendo evitare di ampliare la gamma in favore delle etichette storiche e tradizionalmente langarole. Sfugge da questa logica il Rosato, bottiglia di tiratura così esigua da rasentare l’esperimento e che, proprio per il numero limitato, non riesco a provare.

Un altro punto su cui Livia è inflessibile è l’ossigeno: i vini della cantina vengono toccati il meno possibile, senza filtrazioni e limitando i travasi per evitare l’ossidazione. La vinificazione è in acciaio e la malolattica è in legno, lo stesso legno che poi conterrà il vino per diversi mesi, passando dai 18 del Langhe Nebbiolo (un baby Barolo a tutti gli effetti) ai trenta della Barbera d’Alba.Per il Barolo le premesse sono le medesime ma cambia l’affinamento che raggiunge i quaranta mesi per Fontanin (l’assemblaggio classico) e il Villero, mentre la Riserva Bussia, volendo evitare una drastica tannicità, rimane meno tempo in legno e più tempo in bottiglia.

Il legame con il passato è evidente visitando l’archivio storico, composto dalle bottiglie che le generazioni precedenti hanno creato, in un insieme variegato di etichette e annate, per non dimenticare il lavoro svolto per decenni prima del momento attuale.

Nonostante siano passate alcune settimane, ho ben impressa la piacevolezza degli assaggi: di sicuro la compagnia di Lidia e la splendida vista sul cru Villero hanno aiutato, ma non posso negare l’ineffabile rotondità del Nebbiolo della cantina in ogni declinazione, dal vibrante Langhe Nebbiolo alla più matura ma ugualmente vivida Riserva di Bussia. Il Barolo Villero rappresenta bene questo famigerato cru, colorandosi di spezie rosse specialmente al naso, dalla trama palatale ricca ed elegante. L’annata 2017 ha regalato dei vini espressivi e pronti da subito, con una discreta potenzialità di affinamento che di certo non può guastare. Il Barolo Fontanin è composto da Villero e Mariondino, andando a rappresentare bene l’eleganza raffinata tipica del comune di Castiglione Falletto, senza per questo perdere di bevibilità che, da quanto posso aver constatato, è elemento integrante dei vini di Livia. Facendo un passo indietro, l’Arneis in acciaio presenta una discreta austerità condivisa con la Barbera d’Alba, vino che giova di un affinamento molto prolungato eppure mai evidente, andando a concentrare la freschezza e il frutto tipici di questo vitigno.

Concludo: la collezione dei vini di Livia Fontana racconta meglio di tante parole la volontà di questa azienda di comprendere e tradurre in bottiglia lo splendido territorio ereditato dai padri, senza per questo doversi accontentare e ribadire schemi pregressi, quanto cercando di portare avanti una filosofia coerente e univoca. Ho assaggiato ottimi vini che consiglio a chiunque voglia fare un salto nelle Langhe, anche a distanza. Ringrazio Livia per il tempo che mi ha dedicato.


Lista dei Vini Degustati:


Livia Fontana
Via Fontana, 1 – Castiglione Falletto
https://www.liviafontana.it
info@liviafontana.it