Bella espressione con un finale avvolgente e ideale per la tavola langhetta e piemontese, non esente da una certa eleganza specie al naso, frutto di un'annata in tal senso, sensuale e avvolgente come un caldo abbraccio.

Barbaresco di struttura ma soprattutto piacevolezza, complice una succosità palatale invidiabile e un tannino che avvolge e prosegue nel lungo periodo. Il naso è già più che suadente, consciamente improntato sulla comprensibilità ma destinabile anche all’affinamento ulteriore.

Vino importante che va consegnato alla cantina per goderne al meglio, frutto di un'annata ben gestita e senza mai scadere nella maniera. Per quanto mi riguarda un ottimo lavoro che va seguito da vicino.

Barolo profondo che di certo può attendere in cantina, con un palato austero ma non severo e un tannino mai sopra le righe. Da vedersi in prospettiva, di certo il lavoro alla base è più che buono.

Barolo di importanza palatale che va atteso un paio di anni per goderne appieno, tolto che la bellezza succosa del bouquet olfattivo andrà a incrementare con qualche anno di attesa.

Barolo ben più che contemporaneo, la cui unione con la bella annata 2018 dona un vino di beva esemplare nonostante la giovane età, di livello assoluto. Piacevole anche la combinazione di affinamento che si avverte al naso, barrique in questo caso ben utilizzata ed educata a dovere.

Barolo di profondità e olfattivamente seducente, dalle note che si rincorrono per l'intera bevuta, una bevuta di livello e che può meritare l'affinamento, senza che sia obbligatorio.

Nebbiolo a cui fare attenzione, specie se servito intorno ai 14/16 gradi, con una beva amplificata dalla temperatura di servizio. Coerente con la filosofia della cantina, l'affinamento mantiene intatte le caratteristiche del frutto.

Barbera di intensità palatale invidiabile, succosa e fragrante, con un naso che promette invece bene in affinamento. Coerente il palato, adeguato soprattutto ai piatti importanti della tradizione.

Barbera facilissima dalla struttura comunque non sbiadita, ma anzi nobilitata da tracce minerali olfattive di personalità. Da servire rigorosamente un paio di gradi sotto la media, per garantirne la conclusione in pochi minuti.

Vino di personalità e dal tannino importante ma non oppressivo, anzi supportato da una succosa frutta che sembra essere il trademark per questa 2017 di Borgogno. Non vedo l'ora di vederlo crescere.