CASCINA ADELAIDE – BAROLO – IN CANTINA

La bellezza di un territorio come quello del Barolo è la possibilità di poter incontrare tante versioni dello stesso vino a poca distanza l’una dall’altra: avere a che fare inoltre con entità piuttosto giovani – nonostante una storia più antica – è curioso, e sulla base di questa curiosità ho approcciato Cascina Adelaide, neonata cantina poco sotto il centro storico di Barolo, nell’ombelico delle Langhe. Ci troviamo di fronte al cru Preda, di cui Cascina Adelaide possiede una importante frazione da cui arriva uno dei Barolo cru e altre delizie.

Ma andiamo con ordine: Amabile Drocco, dopo una carriera spesa nella meccanica e nell’acciaio, decide di dedicare le proprie energie alla viticoltura e quindi acquista una piccola cascina a Barolo con terreni annessi, aggiungendo passo dopo passo qualche altra menzione, qualche altra vigna, rimanendo però confinato al solo territorio del Barolo, raggiungendo i circa 12 ettari attuali e proponendo a oggi una quindicina di etichette, tra le quali svetta ovviamente la selezione di Barolo. Ho avuto modo di visitare la cantina con la nipote di Amabile, Chiara Drocco, con pregressi studi in ingegneria gestionale e da un annetto interna all’azienda, una ragazza dall’entusiasmo vivace e che di certo garantirà un futuro radioso alla Cantina. 

Chiara parte dalla vigna, la MGA Preda su cui l’occhio vigile della cantina – struttura architettonica tanto moderna quanto nascosta alla vista e rispettosa del circondario – suddivisa tra la zona del Nebbiolo atto a Barolo e di giovani piante oggi destinate al Langhe Nebbiolo. Una parte è dedicata a una delle tre barbera d’Alba proposte dalla cantina. Oltre a questo versante vitato, la cantina possiede parti di Bussia, Cannubi, Fossati, Pernanno e Baudana e vigne atte a Nascetta e a Dolcetto. Sotto terra si sviluppa invece il percorso del vino, in cui le uve entrano da un piccolo pozzo superiore per sfruttare la gravità. Vinificazione e affinamento a poca distanza, acciaio e legno grande con poche quantità di barrique dedicate principalmente ai variabili eccessi produttivi. Per ciascun vino il procedimento è separato, anche i due Barolo di assemblaggio vivono di vite differenti, proprio per dare modo alla selezione umana di dare un contributo significativo alla bottiglia finale.

Oltre alle strutture all’avanguardia, la cantina offre un’architettura interna studiata in ogni dettaglio: la scala a chiocciola a simboleggiare il verme del cacciavite, le colonne rosse a sostituire le viti con le braccia verso il cielo, la pensilina esterna a ricordare ad Amabile gli acini schiacciati dal nonno tante vendemmie fa, un ricordo che rinnova l’attualità del rapporto tra uomo e uva, tra uomo e vino. L’arte è anche elemento di pregio negli ambienti, il tutto perfettamente spiegato da Chiara.

Passiamo giustamente alla degustazione che inizia con la Nascetta 2018, un’annata con un affinamento sulle spalle di un anno e la malolattica svolta, un vino che unisce l’eleganza del vitigno di provenienza a una discreta importanza palatale, non consueta. Proseguiamo con la Barbera d’Alba Amabilin 2017, correttamente dedicata ad Amabile, prima di una lunga teoria di Nebbiolo da far invidia: Langhe Nebbiolo 2020 che Chiara saggiamente ha condotto verso una maggiore freschezza evitando l’effetto “barolino” della precedente versione, un vino anche da aperitivo pur mantenendo le prerogative del vitigno. 

Spazio poi al Barolo in ben sette declinazioni: Quattro Vigne 2017 (Preda – Sorano – Fossati – Pernanno) e le versioni da singolo cru di Barolo 2017 Fossati, Cannubi, Baudana e Bussia, tornando indietro all’annata 2016 di Preda e alla Riserva Per Elen 2014, dedicata ad Elena, moglie di Amabile con riferimenti nascosti in etichetta alla compagna di vita. Per ciascun vino rimando alle schede di degustazione sul sito.

Concludo: l’entusiasmo di Chiara per Cascina Adelaide è ben giustificato da un risultato nel bicchiere ben comprensibile e che non teme confronti, grazie sicuramente alle vigne coinvolte, all’enologo Sergio Molino che segue il procedimento da sempre ma anche alla volontà della famiglia Drocco di non imporsi sulla natura ma, da un angolino di paradiso, fermarsi ad ascoltare in silenzio, maturando esperienza e inserendosi da esterni in una fitta trama di cantine. Ringrazio dunque la famiglia Drocco per l’ospitalità, un altro tassello nel sistema Barolo che aggiungo alle Cantine da non perdere.


Lista dei Vini Degustati:


Cascina Adelaide
Via Aie Sottane, 14 – Barolo
http://www.cascinaadelaide.com
wine@cascinaadelaide.com