E’ sempre difficile parlare di un produttore di questo livello, si rischia sempre di tralasciare qualcosa. Ci provo: Allegrini produce vino da secoli in Valpolicella fino a quando Giovanni prende il testimone e inizia un’ambiziosa opera di espansione. Sono i figli Franco e Marilisaa portare avanti l’azienda che, oggi, conta circa 90 ettari di vigne e un milione di bottiglie annue. Svetta l’Amarone, com’è ovvio che sia parlando di Valpolicella; da non dimenticare Ripasso, Recioto, Valpolicella Superiore e altre referenze, La Grola e Palazzo della Torre, di grande consistenza anno dopo anno.
Ho visitato sia le cantine sia Villa della Torre, un posto magico?acquistato dalla famiglia come luogo di rappresentanza: le foto parlano da sole, una villa affascinante che sembra distante anni luce dalla Valpolicella, eppure radicata al territorio e alle vigne, a osservare ciò che succede all’esterno.
In degustazione Valpolicella Classico 2018, Palazzo della Torre 2016, La Poja 2013 e Amarone 2015, il tutto con la compagnia di Jasmin che mi ha sopportato per oltre tre ore spiegandomi in dettaglio come Allegrini sia in alto quando si pensa al vino italiano.
Concludo: non solo una cantina da visitare, ma un posto magnifico dove perdere la cognizione del tempo bevendo i frutti della terra intorno. Tornerò, questo è certo!
Vini degustati:
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