Sagrin Samos

Ho incontrato il birrificio Sagrin diverse volte (Casale Monferrato e Milano), andando pian piano a scoprire le creazioni di questo progetto, nato nel 2015 in via ufficiale ma presente nelle menti dei soci già da inizio ‘2000. Il birrificio Sagrin è di Calamandrana, in provincia di Alessandria, e punta molto sulle IGA, ovvero Italian Grape Ale, birre ottenute con aggiunta di mosto d’uva. Oggi di IGA ne girano parecchie, sia per moda sia per la possibilità in Italia di avere a che fare con produttori di vino: siamo comunque un popolo di viticoltori, e questo di certo aiuta. Ora, Sagrin ha pensato subito di darsi alle IGA e questa Samos, la prima nata, ne è un esempio, seguita da Monfrà, Roè e da altre birre più tradizionali. La Samos è ottenuta con uve Moscato di Romano Dogliotti, uno che col moscato ci sa fare: la sua azienda Caudrina (di cui ho già parlato qui) fa moscati di alto, alto livello. Bene, ho esaurito le parole: adesso bevo.

Scadenza 17/11/2019
ABV: 5,5%

Degustazione

Sagrin Samos

Aspetto: bassa schiuma bianca, di buona persistenza; colore ambrato con riflessi giallognoli, torbida.

Naso: inizio speziato, coriandolo e pepe bianco, per proseguire su territori di cereali, grano. La traccia del mosto di uva utilizzato arriva più avanti, con echi di succo d’uva e una discreta dolcezza fruttata.

Palato: buona intensità, imbocco intenso, poi l’impatto diminuisce lasciando spazio alle note speziate, ancora pepe bianco, e fruttate. Tutto si adagia su un velo di acidità molto piacevole. Uva bianca, frutta candita, scorza di limone candita.

Finale: lungo, di intensità sotto la media, frutta candita, zenzero, limone candito, confettura di limone. Acidità non elevata ma evidente.

Commento: questa Samos ci racconta molto del birrificio e ha diversi assi nella manica. Prima di tutto l’equilibrio tra uva e malto, molto ben fatto; poi la complessità, notevole, benchè la semplicità di beva sia sempre presente. Centrata e concreta.

Valutazione: 8/10