DOMENICO CLERICO BAROLO 2011

L’etichetta gialla di Domenico Clerico rappresenta non solo il punto di ingresso per assaporare il Barolo secondo questa Cantina, ma anche una preziosa cartina tornasole dell’annata in oggetto, potendo anche affidare alla cantina personale qualche bottiglia per il futuro. Dall’annata 2017 – annata della scomparsa di Domenico – questo Barolo è diventato “del Comune di Monforte d’Alba” a sottolineare maggiormente il legame con il Comune in cui lo stesso Domenico ha creduto ciecamente, fino alla fine. Smaltito l’importante apporto della botte delle prime vinificazioni, da qualche tempo il Barolo della Cantina è perfetto interprete della sensibilità aziendale, con la profondità e l’ampiezza di Monforte a fare da tratto principale. Assaggio l’annata 2011, frutto di Ginestra e aggiunte di Mosconi 10% e Bussia 2%.

Austero più che intenso con note di terra scura, carne e lievissimo goudron, un primo accenno di terziarizzazione a completare la parte fruttata di frutta rossa scura, ciliegia e mora con echi balsamici di menta, in chiave della Cantina. Affinamento assorbito. Fragola, caramella alla mora, spezie rosse. Ampiezza da elogiare.

Fitto e dal tannino sicuro che fa spazio all’abbondante parte fresca di agrumi, limone e lime, cenni di arancia amara in scorza. Sapido e a tratti salino, minerale. Palato affilato e austero, dalla lieve evoluzione.

Lungo, intenso e avvolgente di tannino, sapidità, mineralità e cenni agrumati. Freschezza conclusiva.

Quando qualcuno mi dice che il Barolo è un vino pesante mi faccio una bella risata, perlomeno dentro di me: questa bottiglia dimostra come stiamo parlando di un vino elegante, profondo, intenso e soprattutto dalla bevibilitá assoluta (tanto che ho fatto fatica a non finirlo in qualche ora). La Cantina non ha certo bisogno del mio incoraggiamento: Giuliana, Cecilia e Oscar stanno facendo un lavoro straordinario.

IBT 93