POGGIO AL TESORO SONDRAIA 2016

Parto subito forte con Poggio al Tesoro: cantina visitata un mese fa per la prima volta, mi sono portato a casa la netta sensazione che l’azienda sia solo al punto di partenza e i progetti siano molti. Da una parte l’apertura di una guest house sulla Via Bolgherese e l’ampliamento della parte di ricezione, dall’altra una crescita importante sulla qualità dei vini seguendo il territorio, una terra vocata a produrre grandi bottiglie. SONDRAIA è un grande vino: ho assaggiato l’annata 2012 e oggi vado a degustare la nuova 2016. Uvaggio bolgherese (Cabernet Sauvignon, Merlot, Cabernet Franc) e una permanenza di 18 mesi in barrique metà nuove e metà usate. Ho grandi aspettative per questo vino, figlio anche di un’annata straordinaria. Grazie a Ludovica Biagini!

Denso, intenso, di grande complessità. Prugna, ciliegia, amarena, frutta secca come datteri, scorza di arancia amara ed echi di cacao amaro. Pepe nero e spezie di grande classe.

Identico al naso, tannino suadente e concreto, si continua sulla frutta rossa, amarena e prugna, ciliegia in confettura, poi spezie ed echi mediterranei. Di grande complessità anche qui.

Lungo, imponente, prugna solida, pepe nero, sapido. Persistenza appagante.

Grande Bolgheri, per ora ancora potente di tannino, ma quello che emerge è un vino di grande longevità, con almeno 20 anni di fronte. Annata storica che ci consegna un vino importante (e una bottiglia in cantina per me).

IBT 92/100