De Molen, De Molen, De Molen: nome noto, di cui ho parlato in precedenza, noto birrificio olandese, da poco controllato al 100% da Swinkels Family Brewers, un evento che capita sempre più spesso tra i birrifici artigianali più noti, ultimo Magic Rock. Ultimo ancora per poco, credo: non penso questo shopping finirà a breve e, di fronte a un buon gruzzolo, immagino sia difficile rifiutare per chiunque. Non sta a me giudicare queste scelte, cercherò di bere (a lungo e molto) per dare una mia impressioni su ciò che trovo nel bicchiere, sia fatto in casa o in un impianto da 100.000 ettolitri. Questa Sjonnie & Peet è una one-off, una birra prodotta una volta sola e non una volta qualunque: stiamo parlando del matrimonio di John Brus, birraio, con la sua Petra, da cui il nome della birra. IPA garantita come session, vede quattro luppoli diversi: Citra, Simcoe, Columbus e Mosaic. Cerchiamo di capire se il matrimonio ha avuto esiti positivi, almeno nel mio bicchiere.
ABV: 6%
Bottled 01.06.2018
Scadenza 01.06.2020
Aspetto: schiuma abbondante, bianca, bollicine grossolane; colore arancione scuro, riflessi ramati. Limpida.
Naso: luppolatura dolce, caramello e frutta candita, zucchero di canna. Note di tè nero, la parte agrumata arriva dopo qualche minuto con il cedro. Poche spezie, zafferano e cannella. Biscotti ai cereali, brioche alla confettura di albicocca. Scorza di arancia.
Palato: buona intensità, carbonazione bassa e fine, frutta candita, amaricante non invadente, ancora biscotti ai cereali ed echi di cacao. Caramello; note speziate molto basse a fare da sfondo.
Finale: buona pulizia, la parte amaricante è al minimo, frutta candita, confettura di arancia, pepe bianco, tè verde.
Commento: una complessità piuttosto pronunciata per questa birra tutt’altro che semplice. La bevibilità è buona, grazie anche all’alcol che pare assente. E’ una birra che si può affrontare sia come session sia con maggiore attenzione. In entrambi i casi la delusione rimane molto distante.
Valutazione: 8/10
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