extraomnes imperial zest

Torno sempre volentieri a Marnate, dove le birre di Extraomnes progettate da Luigi D’Amelio riescono sempre a convincermi. In questo caso si parla della versione strong della Zest, cavallo di battaglia della scuderia Extraomnes, una birra in sè molto convincente, gradevole e di classe. La Imperial Zest di oggi è dunque la sorella pompata, con quattro gradi alcolici in più: nata nel 2014 a 8,5% di ABV, si è stabilizzata sui 9 gradi da tempo. Il cane, logo dell’azienda, si mette la corona, il mantello e lo scettro, per comandare e dirigere la nazione di Extraomnes. Detto questo, vediamo se davvero c’è della regalità nel bicchiere.

ABV: 9%
Lotto 057 2018
Scadenza 07 2019

Aspetto: ampia schiuma bianca e densa, colore arancione con riflessi gialli, torbido.

Naso: spezie direttamente dal Belgio, pepe bianco, coriandolo, quindi agrumi, in particolare bergamotto e arancia. Scorza di arancia candita, uva passa, vaniglia e zucchero filato. Zenzero e zafferano a tratti. Naso molto complesso.

Palato: intensità medio-alta, carbonazione fine, note agrumate di arancia e lime, leggero amaricante speziato, punte zuccherine di frutti rossi acerbi, confettura di arancia, biscotti ai cereali. Non perde di intensità con il tempo, l’alcol è molto ben nascosto.

Finale: lungo, di media intensità, spezie, agrumi e frutta candita. La nota maltata è di grande complessità, molto sfaccettata.

Commento: il finale lungo e complesso va a suggellare una bevuta di grande classe. Nonostante tutto ciò, la bevibilità è grande e la bottiglia è piccola. Da sorseggiare con parsimonia. Una grande birra.

Valutazione: 8,5/10