octomore comus

Naso: stranamente poca torba. Cioè, la torba si avverte, dà importanza al distillato, ma non è preponderante, si può avvertire ma non si manifesta in prima persona. E’ chiara l’influenza delle botti di Sauternes che donano un tocco leggero, nocciole, erba falciata, terra, minerale quanto basta. Leggera crema al limone, fumo molto blando, non si direbbe avere 167 PPM di torba e tantomeno oltre 60 gradi. Molto accessibile invero, dolce ma con una certa marinità di fondo ben nascosta che emerge pian piano. Cappuccino, caffè, un impercettibile cioccolato al latte. La torba si amplia col tempo così come si affumica. Con acqua emerge maggiormente il fumo ed anche sentori di carne cotta.

Gusto: fresco e dolce, la torba punge ma anche qui sostiene e basta, la dolcezza è sugli agrumi, mai troppo invadenti, crema al limone, oleoso e compatto, sale. Con acqua perde un po’ di rotondità e dolcezza in favore della torba, più acidula, limone.

Finale: salino e compatto, lungo e possente con qualche traccia di limone e lime (più il secondo del primo). Mi ha ricordato anche una fragola acerba con un po’ di affumicato. Con acqua più affumicato e torba.

Commento: un bell’esperimento di Bruichladdich. Come spiegato al Tasting Facile più PPM non vuol dire avere una torba ingestibile ma comunque, parlando di parti per milione, una torba diversa, in questo caso molto ben amalgamata con le altre caratteristiche del distillato. Le botti di Sauternes (presumo) hanno dato un carattere light al tutto senza rendere eccessivo questo whisky. Non vedo l’ora di provarne un altro.

Valutazione: 87