talisker-2001-distillers-edition 2013

Naso: un grande bilanciamento tra il lato marino, inizialmente potente ma che scende pian piano, ed il dolce del finishing nello sherrycask. Lo sherry in questo caso non invade (non è un Glendronach, ad esempio…) ma semplicemente regala un altro livello ad un malto già di per sè molto buono e ben costruito lì su al 57°. Non nascondo di essere un fan della distilleria e di amare l’intero core range (o quasi…) ma anche qui il matrimonio è azzeccato e le componenti non si escludono a vicenda. C’è anche un po’ di arancia candita e di torba. La torba aumenta accompagnata anche da una certa burrosità che mancava nelle precedenti edizioni. Con acqua lo sherry si fa più carico e pungente.

Gusto: imbocco molto salato, poi si accende un bouquet prettamente sherried ma ben dosato, qualche punta di frutta ma ben miscelata al contesto costiero. La salinità non è troppo marina (non sa di pesce insomma…). Con acqua si amplifica la parte fruttata che sembra quasi una marmellata e si inizia a sentire olio d’oliva, molto blando ed edulcorato.

Finale: vaniglia, sherry in piccola quantità, cocco e torba.

Commento: è forse il Talisker che apprezzo di più sotto i 25 anni di invecchiamento, rispecchia esattamente la distilleria ed è anche un esperimento, questa volta riuscito. Le due anime si fondono con grande maestria, mi è parso anche migliore del 2000 che è il whisky che ho bevuto di più in assoluto (finora, ovviamente). E’ anche un ottimo esercizio per quanto riguarda l’aggiunta di acqua, cambia radicalmente goccia dopo goccia, provare per credere. Sarà anche fighetto ma a noi di WhiskySucks va benissimo così!

Valutazione: 89

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