CAMILUCCI FRANCIACORTA BRUT

Camilucci è una cantina che ho conosciuto “sul campo” assaggiando una vecchia annata in un lungo e doloroso pomeriggio di degustazione da Parlapà, il mio ristorante preferito di Torino. Mauro Risso seleziona personalmente tutte le etichette che propone e negli anni mi ha fatto scoprire tante belle cose tra cui questa cantina di Franciacorta: Stefano Camilucci da Paderno ha ripreso in mano l’attività di famiglia e si sta costruendo una reputazione importante grazie a poche parole e tanta sostanza. Assaggio il biglietto da visita della cantina, ovvero il Franciacorta in dosaggio brut a base chardonnay 75%, pinot nero 20% e pinot bianco 5%. Che sia un buon modo di approcciare la Cantina?

Comparto aromatico più elegante che ampio con note agrumate, citriche di limone e lime, cenni speziati di pepe bianco a introdurre la parte minerale legata a gesso, cenere e una leggerissima ossidazione. Ancora incenso e frutta gialla.

Imbocco deciso, minerale, sapido e agrumato con seltz al limone sugli scudi, cenni di litchi e lime, la freschezza procede spedita assecondata anche dalla bolla non troppo presente. Corpo intenso anche qui giocato sull’eleganza.

Media persistenza, abbondante sapidità speziata e minerale, seltz al limone e agrumi.

Vino di ingresso che va a collocarsi nella Franciacorta che non strepita ma che si fa gustare con attenzione. Non credo di parlare di una bottiglia da aperitivo spensierato (anche se può andare bene), bensì di una bolla che necessita di una certa cura per essere apprezzata in toto.

IBT 89