MULINI DI SEGALARI – BOLGHERI – IN CANTINA

La scena bolgherese si sta impreziosendo con interpreti peculiari, singoli e famiglie che si propongono in autonomia a dare profondità al territorio, con vie personali e dal respiro unico: non potrei dire altro dopo aver visitato Mulini Di Segalari, creatura vocata alla viticoltura biodinamica e che vive grazie agli sforzi di Marina, anima e braccia della cantina.

Marina Tinacci Mannelli ha deciso di intraprendere la carriera di viticoltrice soltanto nel 2002, dopo una carriera da architetto e dopo aver scoperto questo angolo abbandonato, un fazzoletto di poco meno di tre ettari con annesso mulino del 1700 probabilmente adibito alla lavorazione della segale. All’interno del mulino hanno luogo le attività di vinificazione e di affinamento, con parte dei tini d’acciaio all’esterno. L’approccio visivo alla cantina è lontano alla Bolgheri a cui sono abituato, prima di tutto per una compresenza forte con altre specie vegetali e poi per l’approccio biodinamico che, mi spiega Marina, non semplicemente affidarsi a dettami spirituali o filosofici ma una revisione completa del sistema uomo-vigna, del concetto di vite come parte di un sistema ben più ampio.

Marina non mi nasconde le difficoltà emerse agli inizi della svolta biodinamica, con la fermentazione prolungata il doppio del tempo canonico. Allo stesso tempo, una stazione meteo aggiornata va a monitorare i progressi climatici, proprio per dare modo all’azienda di comprendere analiticamente il momento e gestirne le conseguenze. L’uomo ha oggi tecnologie avanzate per darsi risposte precise e nei tempi corretti, il tutto per garantire alla vite una vita soddisfacente da cui ne consegue un frutto solido e corretto.

L’approccio iniziale non è stato biodinamico ma mediato dalle conoscenze di Emilio Monechi, agronomo e marito di Marina, non in cantina a tempo pieno ma supporto costante. Da sottolineare inoltre la presenza in campo di varietà non usuali, come l’Incrocio Manzoni, Ciliegiolo e Pugnitello, in un bel cocktail di diversità di fianco ai canonici Vermentino, Cabernet Sauvignon, Merlot e Petit Verdot. Fa bella mostra di sé anche il Sangiovese, protagonista di uno dei vini dell’azienda: bottiglia piuttosto interessante.

Prima di partire con la degustazione, menzione d’onore per le etichette, di affascinante connubio di colori e basate su tele dipinte dalla stessa Marina, a dare un ulteriore tocco personale alla produzione. Come detto, la cantina è piuttosto piccola e non ha intenzione di ingrandirsi di molto, ma semplicemente di ampliare con gradualità le vigne cercando sempre l’equilibrio tra uomo e natura, ovvero non sovraccaricando alcun elemento di oneri futili: la dimensione umana è fondamentale.

Assaggiamo i vini? Eccoli: Marina mi dà modo di affrontare l’intera gamma a disposizione, contando che ciascuna etichetta è limitata a poche migliaia di bottiglie. Si parte con Un po’ più su del mare 2020, Vermentino e un saldo di Incrocio Manzoni e Petit Manseng, dalla distinguibile personalità multipla. Il rosato 2020 Ai confini del bosco di Merlot, Syrah e Petit Verdot dà prova di personalità e di beva non banale, adatto alla tavola come pochi, meno “da aperitivo” e più da sostanza. Torniamo a parlare di Sangiovese con il Soloterra 2019, dall’indubbia personalità lontana dai canonici stilemi di questa uva, un vino di complessità senza essere troppo di concetto: molto bello. Il Soloterra 2019 di Petit Verdot affina in giara di terracotta è espressamente territoriale, dalla speziatura balsamica notevole, passando poi Ai confini del bosco, Bolgheri Rosso 2019 dall’aspetto floreale invidiabile e una discreta facilità alla beva. Concludo con il Bolgheri Superiore 2018, ampio e appagante, dalla peculiare speziatura finale.

Mulini di Segalari è una piccola cantina lontana dagli stilemi bolgheresi eppure territoriale al massimo, cogliendo ciò che questa zona può dare all’uva in termini di qualità ed espressività. I vini di Marina sono personali ma non sfacciati, senza mai esacerbare la distanza stilistica, quanto mettere in tavola e nel bicchiere la migliore espressione possibile delle uve scelte dalla Cantina per confezionare piccole grandi bottiglie.


Lista dei Vini Degustati:


Mulini di Segalari
Località Felciaino, 115a – Castagneto Carducci (Livorno)
https://www.mulinidisegalari.it/
mulinidisegalari@gmail.com