FRANCO TERPIN JAKOT 2016

Una cantina che mi hanno stupito durante la mia “gita studio” in Collio è di sicuro Franco Terpin e la sua azienda. Franco ha abbracciato la viticoltura della macerazione e dell’affinamento lungo, eliminando ogni intervento non strettamente necessario ai fini del risultato finale. Assaggio in cantina questo Jakot 2016, ovvero il vitigno rinominato Friulano nel 2008 per lasciare il nome originale Tokaij/Tocai ai produttori dell’Ungheria. Ho avuto modo di assaggiare qualche annata più datata di questo vino: la 2016 è l’ultima uscita dopo un anno abbondante di legno e il resto dell’attesa in bottiglia.

Ampio, profondità della frutta gialla, zagara e zafferano poi albicocca e pesca, cenni vegetali, per poi passare dagli agrumi sapidi e da una mineralità rocciosa importante. Anice. Comparto floreale enorme. Menta, rosmarino, salvia per chiudere in eleganza.

Corrispondenza perfetta con il naso, dalla struttura solida e densa, frutta gialla e agrumi, arancia e limone, poi la parte sapida si amplia, ancora profonda e di netta eleganza.

Lungo, speziato e balsamico, dalla sapidità profonda e persistente. Arancia e limone.

Grande bottiglia, con un comparto balsamico al naso che fa spavento per precisione e complessità. Bella mano. Un vino che si concede da subito al naso ma che promette una bella evoluzione in cantina, grazie a un palato di intensità.

IBT 92