UN PAESE DI CANTINE / CINQUE / FALKENSTEIN

Lascio la valle dell’Adige per dirigermi oltre Merano, nella Val Venosta, più precisamente a Naturno, dove sorge la cantina Falkenstein. Una cantina nata da poco, nel 1989, quando Franz Pratzner ha deciso di convertire la coltivazione di mele familiare in vigna, costruendo poi la cantina attuale agli inizi del millennio. Oggi un ruolo importante è rivestito dalla figlia Magdalena che mi guida alla scoperta di questo gioiello.

Le vigne sono già rigogliose, esposizione a sud, altitudine elevata e soprattutto una grande ventilazione pomeridiana: una cura naturale all’umidità, sostenuta anche dall’escursione termica importante, fattori da non sottovalutare quando si parla di vino di qualità. Gli ettari di proprietà sono quasi interamente dedicati ai vitigni bianchi con un pizzico di pinot nero che non fa mai male. La parte del leone la fa il Riesling con la metà delle circa 90.000 bottiglie annue: da pochi anni è disponibile anche un cru per dare modo di comprendere fino in fondo questo vitigno non molto noto in Italia.

La Cantina è spartana, un luogo di lavoro ma soprattutto di attesa: la fermentazione è in acciaio o legno, mentre l’affinamento di parte dei vini è in botti di acacia, legno scelto per la totale assenza di sostanze cedute. Magdalena spiega chiaramente come il rovere non sia adatto per i vini di Falkenstein: la verticalità è tutto per i vini di montagna.

Per l’assaggio decidiamo di provare tutto, con grande sollievo: dal rosato di pinot nero nato da pochi anni, ai bianchi guidati dal Riesling in versione assemblaggio e cru Alte Rebe, passando per Pinot Bianco, Sauvignon e Pinot Nero. L’annata 2014 di Riesling con l’etichetta precedente non fa che confermare i miei sospetti, ovvero che i vini di Falkenstein non siano solo vini verticali e diritti perché di montagna, ma che abbiano tutte le prerogative per esplodere in affinamento, concedendo oggi soltanto una parte del grande valore di ogni bottiglia.

Magdalena e famiglia fanno grandi vini in un posto incantato: da non perdere.