LE MACCHIOLE PALEO 2005

Alle volte ci si mette la fortuna di traverso, e capita di trovare annate vecchie di un vino che apprezzi, come mi è successo per questo Paleo 2005. Che Le Macchiole sia una delle mie cantine del cuore penso sia noto, una cantina che corrisponde perfettamente al mio palato. Veniamo al vino: Paleo è 100% Cabernet Franc dall’annata 2001, per questo 2005 è avvenuto un affinamento di 14 mesi in barrique.

L’annata 2005 è considerata buona anche se Agosto ha fatto penare per via di una temperatura sotto la media e frequenti piogge intorno a Ferragosto, rendendo difficoltosa la lavorazione e la vendemmia. Ma sono sicuro che Cinzia Merli abbia avuto qualche asso nella manica…

Parte su note terziarie, una componente terrosa importante con funghi secchi e fave di cacao, un accenno di goudron, per poi passare a note fruttate scure, ciliegia, amarena e susina. Estrazione sopra la media ma che non va a minare l’eleganza, presente benché austera. Ancora mora ed echi di liquirizia, con il cioccolato fondente 85% in sottofondo. Tracce ematiche, per poi avvertire un corredo balsamico di macchia mediterranea. L’evoluzione giunge a compimento con caffè in grani, confettura di ciliegia e la balsamicità della costa toscana.

Ampio e sapido, con il tannino a prendere posizione lentamente. Frutta rossa scura e fresca, ciliegia, mora, ribes e amarena, poi note citriche e agrumate, lime e scorza di arancia. Spezie lievemente sottotono, coperte dalla coltre fruttata.

Lungo, fave di cacao e freschezza della frutta rossa, amarena, ribes e ciliegia. Davvero prolungato.

A dispetto dell’annata non perfetta, ho tra le mani un vino splendidamente eseguito, dotato di una piacevolezza innata che arriva dopo qualche ora dall’apertura, sempre con il marchio di casa in fronte. Avendo bevuto anche lo Scrio della stessa annata non posso che ribadire la mia ammirazione per chi questo vino lo ha fatto, e la lode per Cinzia e Le Macchiole. Unico.

IBT 94