VALENTINI CERASUOLO D’ABRUZZO 2017
Un’altra leggenda enologica italiana dall’Abruzzo, Francesco Paolo Valentini lavora da decenni le sue vigne senza fare troppa mostra di sé, nonostante i suoi vini siano tra i più apprezzati al mondo. Un uomo schivo, un’azienda senza social e sito web, nessuna etichetta di “vino biologico” o “vino biodinamico”, ma la prova è sul campo, cioè in vigna. Le rese di Valentini sono ridicole, poco più di 500 litri di vino a ettaro, così come la reperibilità delle sue bottiglie è difficile. Vini strani, peculiari, distanti dallo standard. Per questo Cerasuolo DOC è utilizzato il Montepulciano vinificato in rosato. Affinamento in un anno in botte grande (botti del 1800). Lo proviamo?
Evidente nota minerale, piccoli frutti rossi acerbi, cenere ed echi zolfati. Austero e completo, frutta a bacca rossa, mora, fragolina di bosco, ciliegia e amarena. Nocciola e frutta con guscio dopo qualche tempo.
Fresco, note speziate di pepe bianco e zenzero, fragola e ciliegia di discreta acidità. Note minerali piuttosto rilevanti. Echi di succo di limone e agrumi.
Lungo, secco e minerale. Alta intensità. Frutta rossa di freschezza sopra la media. Persistenza infinita e una discreta tannicità.
La concretezza della frutta rossa è pazzesca, sembra solida e croccante. Grande complessità, un esempio evidente della maestria enologica italiana. Un vino che divide e che può anche non piacere. Potenziale di affinamento in cantina elevato.
IBT 93/100
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