TERRE DEL BAROLO ALTA LANGA EXTRA BRUT 2018

Tempo di darci un taglio con le bolle vista la temperatura in calo e la conseguente ricerca del rosso: si scherza, la bolla – se è buona – va bene tutto l’anno. Ne provo una alla prima uscita ufficiale, ovvero la prima annata di Alta Langa che Terre del Barolo propone sotto l’etichetta di Vinum Vita Est dall’annata 2018. Il progetto è stato studiato a fondo prima di impiegare mezzi e persone in questo ambito finora rimasto fuori dalle porte della Cooperativa: l’enfasi per l’Alta Langa è tanto e se la Cooperativa di Barolo ci mette le mani qualcosa vorrà pur dire. Avrò modo di parlarne con Stefano Pesci, il direttore: intanto mi godo questo calice, 30 mesi sui lieviti e dosaggio Extra Brut. 85% Pinot Nero e 15% Chardonnay dai vigneti in Diano d’Alba.

Discreta ampiezza, bouquet dotato di eleganza con note minerali, di cipria e roccia, unite a note citriche di limone, lime e cedro. Fiori gialli, naso di vivace croccantezza, facile all’analisi. Di piacevolezza.

Ingresso pulito e sapido, a tratti salino, con note agrumate e citriche a dare il benvenuto, sempre sulla croccantezza e la pulizia. Seltz al limone, caramella al limone e cenni amaricanti dopo qualche momento, di scorza di limone.

Lungo, affilato e preciso, seltz al limone e agrumi. Bella sapidità conclusiva.

Bolla elegante, fine e a tratti austera, ben più che adeguata alla tavola langarola degli antipasti e anche di qualche primo. Senza strafare, senza esagerare, senza mai uscire dal seminato, un vino che rappresenta perfettamente la Denominazione e che, anzi, andrebbe presa da esempio per qualità e coerenza. La Cooperativa è sempre più sulla buona strada.

IBT 90