FABIO MOTTA LO SCUDIERE 2019

Da quanto mi risulta Fabio Motta è uno dei pochi a gestire il Sangiovese in terra di Bolgheri, vitigno prettamente del centro Italia ma in zona ben poco sfruttato, se non in blend con i vitigni internazionali e raramente in purezza. La storia della Denominazione parla un’altra lingua, eppure Fabio ha pensato bene di rendere onore al vitigno principe della Toscana intera e farne un vino autonomo, Lo Scudiere, in questo caso nella versione 2019: un’annata fortunata. Fabio ha studiato e lavorato con Michele Satta prima di prendere le redini della piccola azienda che ho avuto il piacere di visitare qualche mese fa.

Croccante di frutta rossa, dalla mora alla ciliegia con piccoli frutti di bosco, un filo di arancia amara senza contare una discreta austerità, bouquet affilato e preciso. Note floreali a concludere.

Importante struttura sapida e tannino asciugante, lasciando spazio a note di frutta rossa – ciliegia e ribes – con una partecipazione sempre più convincente degli agrumi, arancia e limone. Sapidità in crescita.

Lungo, correttamente tannico, sapidità di frutta rossa croccante, solito ottimo finale di casa Fabio Motta.

Vino che sfrutta appieno la bellezza del sangiovese unendo profondità del territorio a quelle che sono le note tipiche del vitigno, declinazione orientata sulle durezze, mai affilate ma sempre in primo piano, di carattere. Bella bottiglia.

IBT 91