Arnaldo Rivera: un uomo simbolo di un certo modo di vedere il paese, la grandezza di un’Italia operosa e contadina che oggi non esiste più, un uomo impegnato su mille fronti e che ha visto soltanto una piccola parte di ciò che aveva in testa. Per fortuna oggi, grazie ai soci conferitori di terre del Barolo e del grande lavoro di Stefano Pesci e Gabriele Oderda, il nome di Arnaldo Rivera torna a farsi sentire, a rimbalzare tra le colline che Arnaldo ha sempre amato. La figura di Arnaldo Rivera è ben delineata sul sito dedicato a lui e ai vini che portano il suo nome: mi limito al mio ruolo di assaggiatore e appassionato di Barolo riportando le mie opinioni su ben sei cru differenti di Barolo 2016, provenienti da una selezione delle migliori vigne in possesso dei Soci della cooperativa Terre del Barolo. Ne ho parlato diffusamente con Stefano e Gabriele in questa intervista: la grande cooperativa di Barolo ha deciso di puntare con decisione sull’alta qualità, confezionando i migliori frutti delle proprie terre e dedicandoli all’uomo che prima di molti ha visto la necessità di affermare la propria qualità. Grazie a Stefano e Gabriele per l’assaggio. Tutti i vini vengono gestiti allo stesso modo, ovvero vinificazione in acciaio, malolattica in legno e permanenza in legno grande e tonneau per 32 mesi.

ARNALDO RIVERA BAROLO CASTELLO 2016

Discreta profondità con note scure di funghi secchi, terra e cacao. Cenni di frutta rossa scura tra cui ciliegia e amarena, fiori rossi appassiti e un filo di menta. Si colora di frutta rossa più chiara con il tempo, molto invitante con fragola, mora e lampone.

Fresco e tannico, dal tannino verticale che si esprime rapidamente con cenni di frutta scura come ciliegia e mora, dotato di buona sapidità e freschezza. Un palato apparentemente semplice ma ben congeniato.

Lungo e piacevolmente tannico, leggiadro nonostante la struttura e perfettamente adatto alla tavola.

Tra i sei cru assaggiati Castello mi ha convinto per l’apparente semplicità con cui tutte le note sono integrate e unite tra loro, dando spazio ai classici sentori del Barolo e lasciando spazio all’esame senza fretta né fatica.

IBT 90

ARNALDO RIVERA BAROLO RAVERA 2016

I-Barolo-2016-di-Arnaldo-Rivera

Scuro con cenni balsamici profondi e importanti menta liquirizia cenni ematici e ferrosi di fragola e metallo. Note scure di frutta rossa, amarena e mora. Note di fiori rossi freschi, cacao, tabacco da fiuto. Di buona freschezza, la vena metallica pare inesauribile.

Barolo sul lato fresco che da una parte prosegue con quanto detto al naso grazie a una sapidità fresca, minerale e metallica che ingolosisce, colorata da una discreta componente di frutta rossa fresca, piccoli frutti di bosco e agrumi. Sapidità consistente, mai invadente.

Lungo e sapido, dotato di una sapidità cristallina e di un tannino che si avverte sulla parte superiore del palato, con cenni agrumati e balsamici.

Qui emerge la vocazione di profondità del cru, dando spazio a note scure legate alla terra, con la sua vena minerale di ampiezza intrigante. Il più intenso come bouquet.

IBT 92

ARNALDO RIVERA BAROLO ROCCHE DI CASTIGLIONE 2016

I-Barolo-2016-di-Arnaldo-Rivera

Denso e profondo, emerge in particolare l’affinamento con note vivaci di cacao, cioccolato e vaniglia. Fiori rossi poi mirtillo e ribes, frutta rossa molto fresca e in special modo piccoli frutti di bosco. Vena tostata importante che scema con il tempo. Scuro e profondo, di personalità spiccata.

Fresco e tannico, dal tannino che giunge in un secondo momento ma che si dispiega inesorabile, con la freschezza sapida della frutta rossa e degli agrumi a governare un palato dalla struttura piuttosto snella. Non eccede in profondità prediligendo la beva.

Lungo, più tannico che sapido inizialmente, con note tostate, sapide e lievemente ematiche a concludere un sorso importante.

Il cru è uno dei miei favoriti ed è uno di quelli dove il Nebbiolo si esprime al meglio del DNA: ho apprezzato il consueto livello fruttato che si dispiega con chiarezza, nitido e frastagliato. Ottima prova.

IBT 92

ARNALDO RIVERA BAROLO VIGNA RIONDA 2016

I-Barolo-2016-di-Arnaldo-Rivera

Profondo e tostato, fave di cacao e cioccolato fondente, si avvertono le note profonde di questa denominazione, con la frutta rossa scura e limitata da note balsamiche di radice di liquirizia e menta. Cenni ematici, ferrosi e di fragolina di bosco. 

Dalla struttura inizialmente netta che lascia spazio a un tannino verticale, diritto e affermato, con cenni freschi di frutta rossa, piccoli frutti di bosco, fragola e mora. Prosegue con note scure, echi del terroir di provenienza.

Lungo, sapido e dal tannino fine e croccante, con cenni affumicati e di sapidità agrumata. Colpo di coda tannico.

VignaRionda ha dalla sua un tannino unico che rivela sempre una personalità spiccata, dalla verticalità mai monolitica ma austera, in grado di svelarsi solo con grande attenzione. Per chi ama ascoltare, questo è il Barolo corretto.

IBT 91

ARNALDO RIVERA BAROLO MONVIGLIERO 2016

I-Barolo-2016-di-Arnaldo-Rivera

Scuro, frutta rossa particolarmente scura e profonda, mora, ciliegia e amarena con cenni di tabacco da sigaro caraibico, menta in foglia, funghi secchi e lievi cenni di goudron. Scuro ma ben intellegibile, cristallino. Il cacao emerge con maggior forza dopo adeguata ossigenazione.

Tannino importante e che si appiccica alle pareti della bocca, lasciando spazio anche a una discreta freschezza colorata di agrumi, scorza di arancia, e frutta rossa, in special modo fragola e ribes. Struttura tesa e di buon carattere, nonostante una certa austerità.

Molto importante e intenso, tannico e sapido, con note di frutta rossa scura, mora, amarena e ciliegia, cenni sapidi e agrumati e il tannino a prolungarsi per lungo tempo.

Parlare di Monvigliero equivale a scomodare un mito enologico, da solo (praticamente) responsabile di ciò che è Verduno nell’ecosistema barolista. Cimentarsi con tale materia può sembrare ostico, eppure ho assaggiato un vino denso di sapere, da assaporare con rispetto.

IBT 91

ARNALDO RIVERA BAROLO BUSSIA 2016

I-Barolo-2016-di-Arnaldo-Rivera

Ampiamente balsamico e aderente al cru di riferimento, con una profondità importante colorata da note balsamiche e di sottobosco. Pino silvestre, aghi di pino, funghi secchi e piccoli frutti di bosco, mai troppo accennati. Di buona ampiezza, colorato e gastronomico. Fiori rossi, essenza profumata di carattere e ben rappresentativa della Bussia.

Barolo dotato di un palato importante, da una parte il tannino che si afferma lentamente, dall’altro una struttura sapida importante, la più importante di tutti e 6 i Barolo di Arnaldo Rivera 2016, sinonimo di un cru stupendo a cui sono affezionato. La struttura è superiore al tannino.

Tannico e sapido, importante con una struttura invidiabile ma sempre snella, adeguata alla tavola. Profondo.

Per me Bussia è sinonimo di “pugno di ferro in guanto di velluto”, impatto che può destabilizzare per complessità ma con un occhio alla piacevolezza. Può bastare così: ottimo lavoro.

IBT 92