TENUTA SAN LEONARDO CARMENÉRE 2016

Non dimenticherò facilmente la mia visita a Tenuta San Leonardo in quel di Avio, Trentino: un fazzoletto di terra dal cui “frutteto” si originano grandi vini, frutto del perfezionamento di ormai quarant’anni di storia e tre secoli di tradizione e attaccamento a questa terra. La famiglia Guerrieri Gonzaga si è ormai consacrata a San Leonardo, e oggi grazie ad Anselmo Guerrieri Gonzaga possiamo assaggiare un monovarietale dell’uva che colora i rossi di San Leonardo – il Carmenére – uva scambiata in passato per Cabernet e invece responsabile di parte dell’unicità dei vini della Tenuta. Due anni di barrique nuova e usata prima della bottiglia. Ringrazio Valentina e il Marchese Anselmo per l’assaggio.

Di grande complessità, si sbilancia subito su note fruttate e speziate, in un bouquet ampio e affascinante. Da una parte ciliegia, marasca, amarena, susina e qualche tocco minore di melograno, tamarindo e cola, seguiti poi dalla parte speziata di pepe nero, rabarbaro e paprika, senza eccessi di peperone di sorta. Fiori rossi intensi, dal profumo deciso e mai facile da comprendere. Essenza raffinata. Echi di cuoio e fragola sulla lunga distanza.

Fresco e diretto, morbidezza iniziale che si colora di spezie lentamente, una sapidità evidente. Ancora mora, marasca e ciliegia, echi di susina e tracce citriche a colorare la parte acida, in crescendo. Tannino strutturato e fine, appena sopra la media. Balsamico di aghi di pino e resina.

Lungo, retronasale speziato, frutta rossa fresca tendente a toni scuri, ciliegia, mora, susina e un filo di prugna. Sapidità citrica di persistenza lunga.

Mi sembra banale ribadire la giovinezza di questo vino, capace di arrivare senza ansia al 2050 e oltre. Piuttosto mi preme sottolineare l’estrema eleganza nonostante la materia, il frutto, sia rovente e incendiario, ma la squisita mano che ci sta dietro pone delle briglie resistenti quel tanto che basta per avere un vino ineccepibilmente stupendo. Concludo: beva straordinaria.

IBT 93