CAVALLOTTO BAROLO RISERVA VIGNOLO 2013

Parlo oggi di questo vino di Cavallotto con un filo di tristezza per la perdita di Olivio, patriarca della famiglia Cavallotto, scomparso qualche giorno fa. Olivio e il fratello Gildo hanno iniziato a vendere il proprio vino nel 1946, dopo un passato da conferitori delle uve. Oltre ad aver lanciato il proprio Barolo da singola vigna nel 1967 (il Bricco Boschis), Olivio è stato uno dei primi a sfruttare l’inerbimento e oggi l’azienda è una delle più pulite della zona, oltre ad avere un patrimonio di vini da far impallidire chiunque. Questo Barolo arriva dalla vigna Vignolo, cru a pochi passi dal Bricco Boschis, e da Riserva passa circa sei anni in botte grande. Un abbraccio ad Alfio, Laura e Giuseppe.

Confettura di frutta rossa ampia, ciliegia e fragola. Susina e pomodoro, radice di liquirizia. La frutta rossa è ai limiti della perfezione. Fiori rossi ed echi fumé, di incenso. Menta dopo adeguata ossigenazione.

Perfetta corrispondenza con il naso, la freschezza anticipa il tannino, con frutta rossa ampia e concreta, fragola e frutti di bosco, con echi terrosi sul lungo periodo.

Lungo, sapido e tannico, cacao e liquirizia, poi frutta rossa, ciliegia e fragola.

Tannino ancora da smussare per un vino già adesso eloquente, sapidità che va a compensare con una frutta rossa sempre in primo piano. La trama del palato è qualcosa di inarrivabile.

IBT 95