Brouwerij De Molen, un birrificio che non ha bisogno di grandi presentazioni. Una sterminata produzione, la caratteristica etichetta bianca con scritte nere e il nome di due parole. Di recente De Molen è stato acquisito dal grosso gruppo Swinkels Family Brewers, cosa che, ci raccomandano i birrai, non cambierà nulla in termini di qualità, mentre i fan e i vari appassionati ne hanno sancito la fine. Ora, è probabile la precedente proprietà di De Molen abbia raggiunto il culmine e abbia deciso di farsi finanziare da una multinazionale per aumentare di volume; certo è che dispiace vendere a estranei il frutto del lavoro diligente e costante di anni. Vedremo i risultati: io per ora mi accontento di una “vecchia” Op & Top, per alcuni una bitter, per altri una IPA, per l’etichetta una blond, di bassa gradazione e pesante luppolatura di Sladek e Amarillo, in stile americano. Verifichiamo insieme il bicchiere!
Scadenza: 08 01 2020
Lotto: 08 01 2018
ABV: 4,5%
Aspetto: scarsa schiuma ocra, persistente; colore arancione con riflessi rossi, scuro.
Naso: miele millefiori, frutta secca, frutta candita, scorza d’arancia candita, confettura d’arancia amara. Spezie scarse, echi di pepe nero. Panettone, uvetta; la dolcezza non è esasperata.
Palato: carbonazione bassa, speziatura sopra la media, pepe bianco, zenzero e zafferano, per giungere su note amaricanti presumibilmente della luppolatura. La parte dolce è lieve, sempre su note di frutta secca e frutta candita. Cioccolato fondente molto lieve.
Finale: media persistenza e bassa intensità, amaro, caffè in grani, pepe bianco e frutta secca.
Commento: birra facile, di bassa gradazione e buona bevibilità, con una discreta complessità sia al naso sia al palato. Rinfresca, nonostante la bottiglia in esame non abbia una grande carbonazione (batch anziano, suppongo). Comunque buona.
Valutazione: 7/10
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