Naso: torba affumicata, poi ancora pelle ed una nota erbacea molto intensa ed anche interessante. Miele d’acacia e zucchero di canna, una certa salinità costiera ma non volgare, quasi trattenuta. Zafferano, rosmarino, bacon, caramello.
Gusto: imbocco leggero, per i 43 gradi, poi si amplifica lasciando spazio ad una nota di legno bruciato, miele d’acacia, vaniglia il giusto. C’è anche il tratto costiero ma molto poco presente, torba leggera.
Finale: torba, agrumi, affumicato e leggermente floreale. Legno bruciato.
Commento: mi sembra un passo avanti al 12 e sicuramente al Moch, benché non eccelso. Il naso è interessante ed anche in bocca si fa rispettare, ideale per non farsi troppi problemi se ci si vuole bere un dram non troppo complesso.
Valutazione: 85
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[…] Questo Caol Ila l’abbiamo bevuto più volte, in contesti differenti (sì, non beviamo whisky sempre e solo chiusi in una casa sommersa di samples) e non siamo mai rimasti delusi della scelta. Quest’espressione di mezza età nel core range di Caol Ila sa conferire al momento un plus di gradevolezza, senza troppe domande e senza troppe pretese. A un prezzo tra l’altro pure ragionevole, intorno ai 70 euro. Tuttavia, non possiamo certo definirlo un malto di Islay da meditazione, da soppesare intelligentemente nelle vostre sere più gravide di pensieri. Insomma, attingete da questo nettare, ma senza troppe menate: 86/100. Segnaliamo che pur con un’interpretazione diversa dalla nostra nelle note di degustazione, anche il prode Bevitore Raffinato lamenta la mancanza di “quel guizzo di maturità extra” consegnandolo tuttavia ai posteri con lo status di “buon prodotto”. E considerazioni analoghe arrivano anche dall’altro blog di tasting nostrano, whiskysucks. […]