Naso: molto gentile e fruttato, delicato, partiamo da burro e vaniglia per arrivare a frutta secca, datteri e fichi, mela verde appena tagliata, mela grattugiata. Benchè delicato e gentile è un naso che evolve nel tempo, bisogna lasciare tempo a questo vecchietto per ambientarsi. Piano piano qualche foglia di thè, pera matura, qualcosina di prato appena falciato ma ben poca cosa.
Gusto: mandorlato, zenzero ed un pochino di cannella, l’alcol vira sulla frutta molto matura (marcia?), banana acerba, anzi, molto acerba.
Finale: oleoso ed un pochino secco, principalmente mandorle tostate
Commento: che dire? Questo malto ha quasi vent’anni più del sottoscritto e ovviamente porta con sè qualche acciacco dell’età. Non è brillante nè esplosivo come i “fratellini” ma ci porta indietro di qualche periodo nella produzione e nella distillazione. La botte ha sicuramente lavorato con cura, il whisky vira sul fruttato a metà tra il maturo ed il molto maturo, il tutto molto educato, manca forse qualche nota costiera ma che forse è andata scemata con il tempo. Un whisky da meditazione in tutti i sensi.
Valutazione: 85
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