lagavulin 1979 murray mcdavid

 

Naso: un naso molto Ardbeg, si avverte prevalentemente la torba, affilata e decisa, una torba erbosa, piena e calda, scorza di limone. L’alcol non è pungente ma comunque ci consiglia caldamente di aspettare qualche minuto per trovare qualcos’altro nel bicchiere. Dopo diverso tempo si trasforma e lascia placare la torba in favore di una cremosità elegante: crema al limone, marmellata di albicocche non troppo zuccherata, mandorle e vaniglia in minime quantità, zafferano, risotto giallo, un fumo non troppo forte ma che spinge i profumi. La torba è comunque l’elemento predominante, non scordiamoci di una salinità marina molto tagliente e che emerge in un secondo momento.

Gusto: imbocco dolce, poi si esprime una salinità che raramente ho incontrato prima, una violenza inaudita che pian piano si placa per lasciare spazio alla gomma, inchiostro, limone e sue relative scorze.

Finale: lunghissimo e quasi anestetizzante, limone, torba e gasolio salato. Si trasforma in una sensazione biscottata e “scottante” che tarda a scemare.

Commento: un rarissimo Lagavulin indipendente. Molto distante dal 16 OB, più vicino al 12 anche se mi è sembrato meno addomesticato e più interessante. Esprime soprattutto nel gusto una grandezza molto difficile da riprodurre per un invecchiamento nudo senza finishing o botti strane. Raccoglie il meglio dei prodotti di Islay, è un prodotto di non facile approccio ma che rimane ben impresso. Chiaramente non è una bottiglia facile da trovare, un Lagavulin indipendente rimane un unicum e va gestito con rispetto, pazienza, sapienza ed un tocco di sacralità.

Valutazione: 91