Naso: di organico c’è sicuramente un sentore di pecorino stagionato molto invadente, si avvertono note di caramello, mela verde, pesca molto matura (quasi marcia…), caramelle gommose. Un naso molto strano, “o lo ami o lo odi”, pochi compromessi. Dopo un po’ di attesa emerge distinta la crema pasticcera con note di limone, abbinata al pecorino di cui sopra.
Gusto: frutta molto matura, formaggio di capra, un po’ di sale, cremoso, vaniglia, cioccolato al latte
Finale: zabajone, crema pasticcera, impasto della torta e prato.
Commento: uno scotch molto strano, diversi dai prodotti più tradizionali di Islay. Se da un lato possiamo applaudire per la bontà della ricetta e per la volontà di trasgredire dalle regole non scritte da parte della distilleria, dall’altro lato le asperità sono davvero troppe per poterlo definire un esperimento riuscito. Il naso mi ha “ossessionato” per tutto il giorno…
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