MONTI BAROLO RISERVA BUSSIA 2016

Inizio con uno spoiler, ovvero che il vino in oggetto è stato uno dei migliori assaggi dell’anno e del Barolo in generale, grazie alla canonica classe che Monti mi ha abituato a ricercare e ritrovare in ogni bottiglia. La sensazione di avere a che fare con un mostro di potenza è tanta, ma emerge subito una briglia aziendale che non solo gestisce al meglio tutti i cavalli di questo bolide, ma ne detta i tempi e ne amplia le vedute, dando modo all’annata 2016 di brillare oggi come ieri e come domani. Non posso non elogiare questa cantina per l’ultima volta quest’anno, dando appuntamento a Paolo e a Roberto con le prossime uscite, qualsiasi esse siano.

Partenza nobile con echi di mallo di noce, legno antico e corbezzolo, macchia mediterranea e una balsamicità silvestre che fa da legame alla parte fruttata, di frutta rossa scura, mora e ciliegia, echi carnosi e leggermente affumicati, speziati di spezie rosse. Legno di sandalo, agrumi, sigaro caraibico e mentolo.

Fresco, freschissimo e sapido, sapidità minerale che si lega idealmente al tannino, un tannino gradevolmente largo e profondo, con note di frutta rossa e agrumi di un’eleganza rara. Succoso ma austero al contempo, di struttura tanto profonda quanto ampia.

Conclusione balsamica che riprende quanto visto al naso, ovvero legno di sandalo, eucalipto, menta ed echi silvestri, agrumi e frutta rossa.

La struttura palatale di questo 2016 vale da sola il prezzo del biglietto, un palato di equilibrio sopraffino dove anche le asperità giovanili trovano spazio e sfogo. Da tenere obbligatoriamente in cantina fino al 2030 per poi iniziare a raccoglierne i frutti dorati. Bravi.

IBT 96