LA CA NÖVA BARBARESCO 2019

Il territorio del Barbaresco offre un gran numero di aziende piccole, dalla dimensione prettamente agricola e familiare da cui hanno origine etichette di alto livello, a cui attingere a piene mani per conoscere meglio la zona e il vino, potendo anche contare su un prezzo ben al di sotto di Cantine più note. Questa è una nota personale ma che vorrei estendere a chiunque: Marco Rocca e famiglia possono contare su una decina di ettari in cui lavorare la vite, dando alla luce etichette identitarie, tanto semplici nella missione di consegnare vini di livello, confortevoli e da stappare senza remore. Assaggio il Barbaresco di assemblaggio dall’annata 2019, di cui non ho trovato molto online: sarà il caso di andare a visitare di persona tra qualche settimana?

Piuttosto austero e contratto su note di frutta rossa scura, dalla mora alla ciliegia, echi di caramella alla mora e cenni balsamici scuri, di alloro e sottobosco. Echi lontani di menta ed eucalipto, ma è la parte scura a prevalere.

Fresco e anche qui austero, con il tannino a comparire lentamente dando volume alla bocca, una nota netta acida di frutta rossa e agrumi, con la sapidità a presentarsi dopo qualche momento. Vagamente succoso nonostante l’austerità compatta.

Lungo e tannico, fresco di agrumi e ribes, mora, arancia amara e cenni sapidi.

Vino che risponde perfettamente all’annata dandone una visione austera e contratta, nonostante qualche sentore di apertura che di certo andrà ad ampliarsi con il tempo. Da premiare la solidità globale unita a una pulizia esemplare: il classico ottimo lavoro di una cantina piccola ma non per questo inferiore.

IBT 92