CAMPO ALLA SUGHERA BOLGHERI ROSSO ADEO 2020

Le lacune vanno colmate, e dunque dopo qualche anno di latitanza sul fronte Campo alla Sughera mi trovo tra le mani la bottiglia più rappresentativa dell’azienda, un’azienda che ha rinnovato anche il packaging rendendolo a mio avviso contemporaneo ed esteticamente interessante. Ma non siamo allo IED di Roma: Bolgheri sta sfornando ottimi vini con una regolarità impressionante, segno che gli sforzi degli attori coinvolti stanno risultando determinanti per fissare una volta per tutta la bandierina di Eccellenza in Maremma. Campo alla Sughera nasce nel 1998 per volere della famiglia Knauf e oggi cura 16.5 ettari di vigneti: Adeo altro non è che il Bolgheri Rosso di casa, un blend di Cab Sauvignon e Merlot con un anno di barrique. Densità per ettaro importante, 9500 ceppi: di certo un fattore determinante nella costruzione del vino. Ringrazio Paola Chiapasco per l’assaggio. @chiapascpa @campoallasughera

Discreta componente di frutta rossa, tra amarena e ciliegia con qualcosa di più croccante, unita da una parte alla spezia, pepe nero, e a tracce balsamiche di mora di rovo, rosmarino e paprika. Piuttosto intenso e di buona ampiezza.

Fresco e intenso, dall’apporto tannico immediato ma non appiccicoso, piuttosto affilato, lasciando spazio alla frutta rossa scura fresca, ancora mora e ciliegia, amarena, e cenni di agrumi, arancia amara. Sapidità importante e in costante crescita.

Di media persistenza e intensità sopra la media, tannico e speziato, sapido e dai ricordi di frutta rossa scura, ciliegia e amarena.

Vino aderente al terroir e dalla vocazione all’affinamento, complice di certo un’intensità sia olfattiva sia gustativa sopra la media, non tralasciando una lieve succosità che di certo andrà ad ampliarsi con un paio d’anni di bottiglia. Degno rappresentante della categoria di appartenenza.

IBT 90