PACHERHOF RIESLING 2018

Vado oggi a introdurre una nuova cantina – Pacherhof – responsabile di poco meno di centomila bottiglie fieramente altoatesine, a poca distanza da Bressanone, più precisamente a Novacella. Qui la famiglia Huber porta avanti una tradizione di quasi 900 anni (novecento) e una conoscenza approfondita della terra e di come farla fruttare al meglio in termini qualitativi. La proposta di Pacherhof si inserisce nella splendida cornice regionale, con tante cantine private di elevata qualità e nessun compromesso, complice una natura che chiede molto ma che dona altrettanto. Mi avvicino a questo Riesling del 2018, affinamento di otto mesi in botte grande.

Di fine eleganza, le note di idrocarburo si intersecano con una nota agrumata, citrica, di trama profonda e cenni fruttati più ampi di albicocca e melone bianco. Spezie e soprattutto uno strato minerale sempre giocato sull’eleganza.

Intenso e fresco, dalla citricità rilevante ma mai opprimente, con note di limone, cedro e lime a supportare la sapidità e le note minerali. Per quanto semplice, di gradevolezza estrema. Arancia e pompelmo rosa.

Lungo, citrico e sapido, mineralità diffusa, una bella sferzata di seltz al limone.

La bellezza dell’Alto Adige sta anche nelle tante piccole cantine che si dannano l’anima per mettere in bottiglia un sorso della zona, con un vitigno internazionale che però qui pennella perfettamente la freschezza e la mineralità del terroir. Attenzione che una bottiglia è striminzita.

IBT 91