TENUTA SAN GUIDO SASSICAIA 2018

TENUTA SAN GUIDO SASSICAIA 2018

Eccomi qui di fronte al vino più famoso d’Italia, il capostipite di una denominazione e anche di un certo modo di pensare il vino. Uno dei primi vini italiani esportati con successo, grazie all’intraprendenza del Marchese Incisa della Rocchetta e a un pedigree di annate di livello assoluto, con buona pace dei critici. Nonostante il numero importante di bottiglie prodotte, Sassicaia riesce sempre a far parlare di sè: mi dedico ora all’annata 2018, la penultima dopo l’uscita della 2019 da inizio 2022. Come sempre, Cabernet Sauvignon 85% e Cabernet Franc 15% prima di due anni in barrique.

Ampiezza che si declina presto su note minerali ed ematiche, di grafite e fragola disidratata, echi terrosi e di cuoio di bella eleganza. Fragola, mora, ribes, frutti rossi asciutti ed espressivi nonostante una certa profondità, vino che offre un bouquet invitante e dalle sfumature numerose, non senza la classe costante negli anni.

Ribadisce quanto visto al naso con la frutta rossa fresca e succosa a introdurre note sapide, minerali, e cenni agrumati di scorza di arancia amara. Il tannino è presente senza ingombrare, cedendo spazio alle spezie e alla freschezza agrumata, in costante crescita.

Lungo, tannico e sapido, ancora note minerali ed ematiche, poi fragola e arancia amara.

Credo che si possa discutere su tutto ciò che circonda questa bottiglia ma non che non sia sempre un vino di estrema classe: da una parte l’aderenza al territorio in cui nasce, dall’altra la costante qualità che detta i tempi all’intera denominazione, nonostante si siano affacciati interpreti molto interessanti. Per voler proprio fare un appunto, ho trovato poca presenza di note mediterranee, le stesse che mi avevano sconvolto con la 2016, per un’annata declinata maggiormente sul frutto.

IBT 92