BRUNO ROCCA BARBARESCO RISERVA CURRÀ 2015

C’è qualcosa in grado di migliorare la giornata più di un Barbaresco di Bruno Rocca? Sì, ovvero una Riserva del medesimo: assaggio in compagnia di Luisa Rocca la versione riserva – annata 2015 – del Barbaresco Currà, MGA del comune di Neive divisa tra alcune tra le più belle cantine del Barbaresco. Ne ho provati alcuni e non vedo l’ora di mettere il naso in questo. Di Bruno Rocca ho già detto abbondantemente: una delle mie cantine del cuore, in grado di esprimere grandi vini, con al centro il Nebbiolo. Un grande grazie a Luisa e famiglia per l’ospitalità.

Importanza olfattiva evidente, figlia di un’annata altrettanto importante. Più fiori che frutta, mora e fragola, ma è il petalo rosso a dominare. Anguria, anice, mentolo, arancia rossa. Ampiezza difficile da delimitare a parole.

Croccante di fragola, caramella alla mora e anguria, dalla trama tannica fine ed inesauribile, liquirizia e una bella freschezza agrumata di arancia. Discreta balsamicità.

Lungo e verticale, arancia e fragola, mora e menta in foglia. Persistenza enorme.

Vino che si configura per la sensualità indiscutibile, ampiezza da ricordare e una intensità olfattiva estremamente godibile. Finale appagante e interminabile. Sottolineo la componente balsamica della parte olfattiva, di gran lunga una delle più complete dell’anno.

IBT 94