GORELLI BRIGO SANGIOVESE 2019

Nuova entrata nella lista delle cantine che ho assaggiato: Giuseppe Gorelli con questo Brigo annata 2019, un Sangiovese proveniente dai pochi ettari, circa 4, destinati alla viticoltura. Il progetto è nato nel 2017 dalle sapienti mani di Giuseppe Gorelli, con un passato importante da enologo e consulente, prima della decisione di dedicarsi in prima persona al vino.

Siamo a Montalcino e, in attesa del Brunello, ci possiamo allietare con questo Brigo, nome dedicato al nonno di Giuseppe: un Sangiovese in purezza, solo acciaio, con la peculiarità di una percentuale di grappolo intero in fase di fermentazione, una pratica che ho già incontrato altrove. Vediamo come se la cava questo Sangiovese: ringrazio Emanuele Pellegrini per l’assaggio.

Un vino che grida Sangiovese di Montalcino: la fragola è fragrante, con cenni di caramella alla fragola, poi sopraggiunge la ciliegia, la mora e cenni di ribes. Si avverte una certa profondità del frutto, materia ottima. Seducente, echi balsamici e mentolati dopo qualche minuto.

Perfettamente calibrato con il naso, qui la verve fresca è intensa, sempre sulle note della frutta rossa, ciliegia, fragola e mora. Cenni agrumati, arancia e lime, piccole sfumature a scontrarsi con il tannino.

Lungo, tannico e sapido, tracce minerali con la freschezza della frutta rossa a prolungarsi a dovere.

Un vino dotato di equilibrio enorme tra le parti, un viaggio unico da non poter fermare neanche volendo. Resto ben più che curioso sul resto della gamma, cantina che intendo conoscere a fondo.

IBT 91