Non bevo un Barolo di Prunotto da un pezzo, e allora ne approfitto stappando questo 2015. Annata importante, ma d’altronde parliamo di un’azienda che dal 1904 si dà da fare nelle Langhe. La famiglia Prunotto nel 1956 cede le attività alla famiglia Colla che a sua volta si ritira nel 1994, quando il gruppo Antinori si mette al comando. Questa etichetta esiste dal 1905, macerazione di una decina di giorni prima di 18 mesi in botte. L’annata 2015 è considerata un po’ da tutti ottima, grazie a un’estate calda con temperature sopra la media e ottima maturazione. Basta parole, che ho sete.

La facilità con cui il naso si amplia è importante: note concrete di frutta rossa, fragola e mora, poi ciliegia e liquirizia. Si avvertono note floreali. Naso da manuale del Barolo. Confettura di fragola, profumo appagante. 

Anche qui mi preme sottolineare la grande capacità di eloquio: frutta rossa, echi citrico, fragola e ciliegia. Un filo di burro prima di passare a note più solide, tannino e note sapide con un velo di spezie. 

Lungo e speziato, frutta rossa fresca, seltz al limone, tannino e note sapide. 

Che l’azienda faccia vini buoni è noto. Sottolineo però l’estrema facilità nell’approccio a una materia, il Barolo, che conta tanti appassionati di austerità e meno di immediatezza e coinvolgimento immediato. Ottimo. 

IBT 91