MONZIO COMPAGNONI FRANCIACORTA EXTRA BRUT 2009
Torno virtualmente in Franciacorta, mio ultimo viaggio enologico, in cui mi sono imbattuto in Monzio Compagnoni per caso: ne ho sentito parlare bene e quando ho visto il cartello stradale non ho resistito e ho portato a casa un po’ delle sue bottiglie. Siamo ad Adro, Brescia, ma l’azienda possiede altri terreni altro (tra cui a Scanzorosciate, dove si produce il Moscato di Scanzo, la più piccola DOCG d’Italia). Monzio è noto per il Metodo Classico ma ci è arrivato nel 1995: oggi la produzione è di circa 170.000 bottiglie suddivise tra vini fermi e spumanti. Oggi bevo questo Extra Brut del 2009, sboccatura 2018, metà Chardonnay e metà Pinot Nero, con il 5% di vini di riserva invecchiati in barrique.
Alta intensità, mandorla e frutta con guscio, poi incenso, fave di cacao e pepe bianco. Zenzero, scorza di lime, scorza di arancia. Sapidità già al naso, ostrica e note di vaniglia. Cioccolato al latte dopo qualche tempo.
Bolla intensa e fine, impatto complesso, secchezza di agrumi, limone e lime. Pepe bianco, cacao amaro e scorza d’arancia. Intensità alta e persistente.
Spezie di ottima fattura, alta complessità, arancia candita, pepe bianco. Fave di cacao, e scorza d’arancia. Lunga persistenza.
Naso di elevata complessità e grande classe globale. Il bilanciamento tra le parti è di grande livello, la beva è alta nonostante non sia un vino facile. Campione.
IBT 92/100
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