CLOUDY BAY PINOT NOIR 2016

Viaggiamo idealmente in Nuova Zelanda, isola nel Pacifico terra di maori, kiwi e vino! Sì, perchè da diversi anni, ormai qualche decennio, la produzione di qualità di vino è parte integrante dell’economia locale, tanto che diverse bottiglie arrivano fino a noi in Europa. Cloudy Bay è con tutta probabilità l’azienda più nota, creata nel 1985 da David Hohnen, australiano, per sperimentare con una latitudine differente e territori distanti dall’usuale. Oggi Cloudy Bay è un gigante con oltre 300 ettari a disposizione per le proprie creature. Assaggio un Pinot Nero del 2016, 12 mesi in barrique di cui una parte nuove, tappo Stelvin per la commercializzazione in Europa.

Naso di frutta rossa, ciliegia e amarena, confettura di fragola. Dopo qualche minuto emergono note minerali ed ematiche, di terra, ed echi di pepe nero. Peperone e pomodoro. 

Freschezza discreta, emergono note di frutta rossa importanti, ciliegia, fragola e amarena, insieme a scorza di arancia dolcezza a tratti smaccata.

Media persistenza, burro salato e confetture di frutta rossa. Pepe nero ed echi balsamici.

Pinot nero del nuovo mondo piuttosto tipico, dove il varietale dona molto in termini di risultato finale. L’unico neo sta nell’eccessiva compattezza del finale, a tratti non adeguata alla beva. Vino diverso dalla rarefatta eleganza dei prodotti italiani (Trentino su tutti), giocato sulla potenza della frutta e del legno.

IBT 88/100