Nikka Pure Malt Black (OB, 2012, 43%)
Naso: si avverte l’alcol, poi abbiamo un malto semplice ma con diverse facce. Spezie, pepe bianco e nero, poi frutta rossa, ciliegia ed amarena, un po’ di torba. Caramello, rosmarino, zafferano. Frutta gialla, arancia. Burro dopo qualche tempo. Con acqua erbe di campo, camomilla, thè giapponese.
Gusto: coerente con il naso, abbiamo per prime le spezie sulla punta della lingua, pepe bianco e nero, poi frutta gialla e rossa, ciliegia, amarena, buccia d’arancia, limone, caramello, torba. Le spezie si amplificano con il tempo. Legno secco e spezie del legno.
Finale: spezie, frutta rossa, torba, caffè, legno.
Commento: non ci dobbiamo più stupire della buona qualità dei whisky giapponesi. Qui siamo di fronte ad un blend con una ricetta ottima e, benchè venduto a poco prezzo, superiore a tanti Single Malt scozzesi di oggi.
Valutazione: 83
Nikka Pure Malt White (OB, 2012, 43%)
Naso: meno pungente del Black, anche qui abbiamo la torba a sostenere il tutto. Tipiche spezie giapponesi, frutta rossa in primo piano, più intensa rispetto al Black, caramello, caramella mou, iodio in parte minore. Con acqua erbe di campo.
Gusto: spezie meno pronunciate, dolcezza caramellata e di frutta rossa e gialla. Albicocca, pesca, legno maturo, spezie che aumentano con il tempo.
Finale: caffè, cacao amaro, spezie, torba.
Commento: stesso commento, stesso voto. Il Black più intenso, il White più dolce, ma ugualmente buoni.
Valutazione: 83
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