FRANCESCO RINALDI BAROLO ROCCHE DELL’ANNUNZIATA 2019
Vino suadente nella propria profondità, croccante ancora al palato e giustamente tannico, dalla materia compatta e concentrata lasciando un piccolo spazio di vivacità. Da attendere con piacere per goderne appieno.
DOMENICO CLERICO BAROLO 2011
Quando qualcuno mi dice che il Barolo è un vino pesante mi faccio una bella risata, perlomeno dentro di me: questa bottiglia dimostra come stiamo parlando di un vino elegante, profondo, intenso e soprattutto dalla bevibilitá assoluta (tanto che ho fatto fatica a non finirlo in qualche ora). La Cantina non ha certo bisogno del mio incoraggiamento: Giuliana, Cecilia e Oscar stanno facendo un lavoro straordinario.
ENZO BOGLIETTI BAROLO FOSSATI 2012
Vino dotato di intensità e di personalità, con l’affinamento che va a integrarsi al frutto senza troppi sforzi, dando dimensione al palato e mantenendo viva la freschezza e la sapidità, convincenti e avvolgenti. Di sicuro pronto al calice ma con diverse possibilità di lunghezza in cantina.
BORGOGNO BAROLO RISERVA 2005
Vino dalla vita ancora lunga, nonostante un naso già evoluto eppure a tratti succoso, dal palato vivo e vivace, dalla discreta verve sapida. Annata che darà ancora parecchio.
ENRICO SERAFINO BAROLO CARPEGNA 2018
Serralunga - da qualsiasi punto la si guardi - può di certo dirsi il centro nevralgico del Barolo più classicamente inteso, dal tannino lento a evolversi e dalla tensione definita, potente e mai accomodante, come è giusto attendersi da questo vino. Mano dell’enologo Paolo Giacosa sempre rispettosa del frutto per un vino adatto alla cantina.