VERTICALE – PODERI MORETTI – LANGHE NEBBIOLO OCCHETTI

Studiare un vino, studiare un territorio, studiare il lavoro in cantina è un’impresa estenuante perché ci si confronta costantemente con la delusione di non poter sapere tutto e che la maggior parte delle informazioni sfuggono al controllo umano. Ho avuto un piccolo assaggio delle variabili che portano a creare un vino confrontandomi con questa verticale di un vino apparentemente semplice, un Nebbiolo, creato da Poderi Moretti e proveniente da un cru del Roero, Occhetti, ampiamente coltivato e di cui esistono diversi esemplari in commercio. Riccardo Moretti è viticoltore appassionato e genuinamente ossessionato dal lavoro in vigna, un lavoro che va sempre a declinarsi sulla passione personale e sull’utopica ricerca del meglio per la vite e per l’uva. Probabilmente Riccardo ha visto in me la medesima ossessione e mi ha dato i compiti a casa, ovvero una verticale del Langhe Nebbiolo Occhetti in ben sei annate, dalla 2008 alla 2016: un bel parco divertimenti per il sottoscritto, per una degustazione lunga e meditata. Qui sotto le mie recensioni singole e un pensiero conclusivo. Grazie a Riccardo, Alessandra e ai Poderi Moretti per il lavoro svolto durante gli ultimi (quasi) quattro secoli.

PODERI MORETTI LANGHE NEBBIOLO OCCHETTI 2016

Profondo, dalle indubbie sfumature ematiche e balsamiche di menta e caramella alla mora, fragola disidratata, grafite è un filo di rame. Frutta rossa in grande abbondanza e soprattutto declinata sulla freschezza e sulla croccantezza, mora, fragola e cenni di mirtillo. Bouquet completo ed espressivo, facile da amare.

Rotondo ed elegante a dir poco, dalle note pulite di frutta rossa e agrumi per lasciare poi correre il tannino, di verticalità ed eleganza, unito alle sensazioni sapide e colorate di cenni balsamici. Arancia rossa, fragola, mora e ciliegia, di bella succosità.

Lungo, tannico e sapido, il tannino prosegue nella vittoria colorandosi di note di frutta rossa e cenni balsamici. Lungo e avvolgente.

Solo la sapidità pronunciata lo divide da un qualsiasi nebbiolo della Bussia, dotato di eleganza e ampiezza ma anche di incisività specie al palato. Da provare oggi e domani, per goderne appieno.

IBT 91

PODERI MORETTI LANGHE NEBBIOLO OCCHETTI 2015

PODERI MORETTI LANGHE NEBBIOLO OCCHETTI 2015

L’annata calda si avverte con una maggiore presenza di note scure di terra e di cuoio, con cenni di tabacco tenendo sempre presente la nota minerale di grafite, una nota scura che credo sia identificativa dell’annata. La parte fruttata è declinata sempre sul rosso, con note di mora, fragola e ciliegia. Cenni di amarena. Emergono note silvestri a dare manforte al lato balsamico.

Importante e fresco, dalla sapidità spiccata e unita alle note rosse di fragola, mora e ciliegia lasciando spazio agli agrumi. Il tannino si inserisce sui lati della lingua dettando i tempi di un palato intenso e pulito.

Lungo e tannico, dalle sensazioni sapide a prolungarsi e colorarsi di frutta rossa e scorza di arancia sanguinella.

L’annata emerge già al naso, consegnando un vino di terra e di pochi compromessi, da servire alla giusta temperatura per non perdersi dettagli preziosi. Bella bottiglia.

IBT 90

PODERI MORETTI LANGHE NEBBIOLO OCCHETTI 2013

PODERI MORETTI LANGHE NEBBIOLO OCCHETTI 2013

Discreta profondità unita a una certa eleganza composta prevalentemente da note balsamiche e note fruttate rosse, mora e fragola sugli scudi con cenni di mirtillo. Emergono note di foglie di tè, tamarindo e leggera speziatura rossa. Le note fruttate di fragola disidratata prendono coraggio con il passare del tempo.

Freschezza agrumata e di frutta rossa, ciliegia, mora, amarena e arancia, lasciando poi posto al tannino fermo e verticale e a una discreta sapidità, anche se è il tannino a vincere la sfida. Discreta ampiezza e doverosa intensità.

Lungo, tannico e sapido dalle note fresche di frutta rossa a unirsi a sensazioni balsamiche di radice di liquirizia e spezie. Persistenza decisa.

Bella prova di estremo equilibrio e legami tra le parti, con la parte fruttata a proseguire nel finale accompagnata dalle note sapide. Beva più che discreta.

IBT 90

PODERI MORETTI NEBBIOLO D’ALBA OCCHETTI 2012

PODERI MORETTI NEBBIOLO D'ALBA OCCHETTI 2012

Qui le note balsamiche la fanno da padrone con note di menta e radice di liquirizia unite a una discreta complessità che si colora di cenni di miele d’acacia, foglie di tè, tabacco, prugna secca e un filo di grafite. Cuoio, fiori rossi appassiti a completare un bouquet personale e di discreta raffinatezza.

Fresco e sapido, dal tannino che ci mette poco a mostrarsi in struttura, lasciando spazio a note rosse di ciliegia e amarena, leggere spezie e cenni agrumati, il tutto avvolto da uno strato sapido che fa da contraltare al potere asciugante del tannino. Fermo e ampio.

Lungo e sapido, prevalenza agrumata di arancia amara con cenni di ciliegia e grafite, ampio strascico tannico a prolungarsi a dovere.

Peculiare e dalla mineralità spiccata al palato, regalando alcune note inedite derivanti probabilmente dall’annata. Frutto rispettato in pieno e ancora da cedere in intensità. 

IBT 89

PODERI MORETTI NEBBIOLO D’ALBA OCCHETTI 2011

PODERI MORETTI NEBBIOLO D'ALBA OCCHETTI 2011

Naso decisamente profondo declinato su note rosse di fiori appassiti e rame, cenni minerali e di grafite a completare le note fruttate di prugna secca, mora mai troppo dolce e ciliegia. Si avverte l’affinamento importante anche se non si mostrano segni di cedimento, andando anzi a completare il bouquet con note inconsuete. Ancora miele d’acacia, cenni silvestri e di fiori rossi appassiti.

Decisamente in linea con quanto visto al naso, dal tannino ancora fermo ma ammorbidito che accompagna le note di frutta rossa e agrumi, il tutto su uno strato sapido e minerale di gran livello. Palato ben più che in forma.

Lungo, di freschezza tannica e sapidità di frutta rossa, ciliegia e amarena, ribes e arancia.

Buona maturità con una punta fresca e sapida ancora scalpitante, dando spazio alle note fruttate di indubbia freschezza. Un vino di delicata eleganza da abbinare con grande cura e da attendere nel bicchiere.

IBT 90

PODERI MORETTI NEBBIOLO D’ALBA OCCHETTI 2008

PODERI MORETTI NEBBIOLO D'ALBA OCCHETTI 2008

Naso austero che inizia a dimostrare cenni di terziarizzazione con note di cacao e terra, tabacco e fiori rossi appassiti con cenni più freschi di mora, liquirizia in radice e note balsamiche silvestri di profondità. Le spezie si ampliano con il tempo completando un bouquet di frutta rossa. Complessivamente in vino maturo e soprattutto senza la smania di apparire.

Fresco e balsamico, ancora grafite e rame a introdurre un palato speziato e dal tannino suadente, colorato di mora e liquirizia con cenni di amarena, ciliegie e confettura di mirtilli. Freschezza ancora evidente con cenni agrumati di scorza di arancia. Morbidezza del tannino e rotondità globale, anche se le durezze si fanno sentire.

Media persistenza, leggero amaricante di ciliegia e amarena, poi la parte sapida, minerale, prosegue con cenni fruttati e leggere spezie.

Nebbiolo maturo dal tannino morbido, frutto che tende al marrone perdendo di dolcezza e acquisendo maturità, per un vino che si abbina molto bene all’autunno. Completo e avvolgente. 

IBT 90


Volendo dare un parere generale le annate 2016 e 2015 dimostrano ampiamente la gioventù di questo vino, dove le durezze costituite da tannino e sapidità sono importanti e vanno a impattare con coerenza sul palato. L’annata 2016 si dimostra di ampiezza e piacevolezza non comuni, giustificando il valore dato da tanti a questo anno in particolare, mentre la 2015 si dimostra un un’annata più legata alla terra, quindi ha elementi scuri che ne costituiscono una prerogativa. L’annata 2013 è da considerare appena dopo lo stadio delle due successive, unendo da una parte l’espressività innegabile del Nebbiolo alle durezze che si stanno lentamente ammorbidendo. L’annata 2012 è un’annata particolare e questo si avverte da alcune note non comuni riscontrate al naso che potrebbero derivare dall’affinamento ma anche dall’andamento caratteristico di quella precisa annata. Le annate 2011 e 2008 sono vicine per quanto concerne l’evoluzione, certamente la 2008 è più avanti con note di terziarizzazione piuttosto importanti e che danno profondità e soprattutto tridimensionalità a quello che è un vino destinato anche all’affinamento, per non dimenticarci quale è il potenziale di bottiglie di questa caratura, non certo pensate per i decenni di cantina ma per un consumo piuttosto vicino alla data di commercializzazione. Nonostante questo presupposto, non si può certo negare la potenzialità del vitigno e soprattutto la bravura del viticoltore nel dare ampio supporto alle prerogative del vino in questione, sottolineando anche che in nessuna bottiglia si sono riscontrati cenni di affaticamento o deviazioni di alcun genere.

Una verticale estremamente didattica, che considero certamente una sfida personale ma anche un passaggio obbligatorio per iniziare a capire come funziona l’affinamento dei vini, siano essi Rossi, Bianchi o Bolle, dalle bottiglie più importanti alle bottiglie quotidiane.